Rincari materiali da costruzione: approvato ucraina-bis; delusione ANCE per proroga appalti.

Rincari materiali da costruzione: approvato ucraina-bis; delusione ANCE per proroga appalti.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “Ucraina-bis”, che prevede ‘Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina’. Grazie ad esso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) potrà riconoscere un’anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto dalle imprese al Fondo per l’adeguamento dei prezzi. Tale misura dovrebbe supportare le imprese edili che risentono dei forti rincari dei materiali da costruzione e dei prodotti energetici. Tuttavia il Governo fa un passo indietro sulla norma che prevedeva la sospensione/proroga dell’appalto nel caso di aumento inaspettato dei prezzi. Rimane la delusione di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e del comparto edile.

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Rincari materiali da costruzione: si fa troppo poco per l’emergenza prezzi

Come affermato da ANCE e dal suo presidente Gabriele Buia, il decreto appena approvato non è sufficiente per mantenere i cantieri aperti. Ci si aspettava una norma che desse alle imprese la possibilità di prorogare o sospendere i lavori per i rincari insostenibili delle materie prime. Sarebbe stato l’unico strumento, quantomeno provvisorio, per consentire alle imprese edili di mantenere i cantieri aperti.
La preoccupazione dei costruttori edili emerge dalle parole del presidente ANCE, che puntualizza:

“Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il PNRR, senza nemmeno provare a salvarlo”

Rincari materiali da costruzione: deserta la maxi-gara per il Ponte dei Congressi a Roma

Riprendendo appunto il discorso PNRR, già iniziano a manifestarsi i primi sintomi del record caro-materiali. Infatti è andata deserta la maxi-gara per il Ponte dei Congressi a Roma. Nessuna impresa ha risposto al bando da 146 milioni lanciato a dicembre con la formula del general contractor.

A tale riguardo l’esponente ANCE commenta:

«Molte imprese per i lavori già in corso non ce la fanno più. Non solo. Anche i prezzari di tutti gli appalti banditi e non assegnati andranno necessariamente rivisti, altrimenti si rischia quello che è accaduto al Ponte dei Congressi di Roma. Gara deserta per il bando da 146 milioni. Nessuno vuole partecipare a progetti che hanno bandi antecedenti all’ inflazione e alla guerra ucraina».

EdilGo per i costruttori: semplificare la catena di approvvigionamento dei materiali edili con un software

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