Si chiude in bellezza il 2021 per i bonus edilizi con la proroga delle detrazioni fiscali per gli anni successivi. La legge di bilancio 2022 è stata definitivamente approvata anche alla Camera. Confermata la proroga di tre anni per bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus verde e bonus mobili. Un solo anno in più previsto per il bonus facciate, ma con aliquota in calo. Introdotti il bonus per ascensori e montacarichi e il credito d’imposta per impianti a fonti rinnovabili.
Ma vediamo tutte le specifiche nell’articolo.
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Proroga bonus edilizi: bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus verde e bonus mobili fino al 31 dicembre 2024
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Proroga bonus edilizi: il bonus facciate confermato per tutto il 2022
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Introdotti il bonus per ascensori e montacarichi e il credito d’imposta per impianti a fonti rinnovabili
Proroga bonus edilizi: bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, bonus verde e bonus mobili fino al 31 dicembre 2024
Approfondiamo scadenze e aliquote per ciascun bonus:
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Bonus ristrutturazioni:
Ovvero l’agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio. Prevista una detrazione del 50% su una spesa massima di 98mila euro per unità immobiliare fino al 2024.
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Ecobonus ordinario:
Ovvero l’agevolazione per il miglioramento energetico, si attesta con detrazione al 65%, e viene prorogato fino alla fine di dicembre 2024.
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Sismabonus:
L’agevolazione è pensata per aumentare gli interventi di messa in sicurezza statica degli edifici nelle zone predisposte al terremoto. Detrazione variabile che si attesta al 50% sulle spese, al 70-75% se si passa ad una classe di rischio inferiore, all’ 80-85%, se si passa a due classi di rischio inferiori. Anche per il sismabonus la proroga è prevista fino al 2024.
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Bonus verde:
a partire da quest’anno fino al 2024 torna il bonus dedicato al rifacimento delle aree verdi. Si tratta di un sostegno con il 36% di agevolazione sulle spese per le parti verdi degli edifici.
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Bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici:
Questo sostegno è pensato per tutti i cittadini che applicano al proprio immobile lavori consistenti di ristrutturazione, e nello stesso tempo acquistano nuovi mobili per l’arredamento e nuovi elettrodomestici, con tecnologia innovativa. L’agevolazione per questo bonus è del 50% sulle spese, tuttavia già a partire dal 2022 scendono i limiti di spesa massima accettata, per diminuire ancora nel 2023 e 2024.
Proroga bonus edilizi: il bonus facciate confermato per tutto il 2022
Il bonus facciate è una detrazione delle spese sostenute a beneficio di interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, ubicati in zona A o B.
Proroga del bonus facciate nel 2022, ma con una sostanziale differenza: la detrazione per i lavori non sarà più al 90, bensì al 60%. Nel 2022 la detrazione del 90% sarà ammissibile solo per chi ha saldato i lavori entro il 31 dicembre 2021. Si prevede quindi un’accelerazione delle procedure di pagamento, per ottenere il beneficio nella sua forma più generosa.
Introdotti il bonus per ascensori e montacarichi e il credito d’imposta per impianti a fonti rinnovabili
Vi avevamo già accennato nel precedente articolo la probabile introduzione di un nuovo bonus dedicato alle barriere architettoniche. Ma vediamo meglio di cosa si tratta. Esso comporta una detrazione del 75% per chi installa ascensori e montacarichi in edifici esistenti.
Ma quali sono i tetti di spesa?
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50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per gli edifici plurifamiliari con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
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40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edifici da 2 a 8 unità;
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30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edifici oltre 8 unità.
Ulteriore novità introdotta dalla legge di bilancio è il credito d’imposta per le batterie sugli impianti rinnovabili. Dal 2022 è possibile utilizzare, ai fini IRPEF, un tax credit per le spese relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Un decreto MEF, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, definirà le modalità di accesso al beneficio.