Di recente introduzione, il Decreto Antifrode, ha l’obbiettivo di limitare il diffondersi di episodi come: l’accesso illecito alle agevolazioni, oppure l’aumento esponenziale dei prezzi per i lavori di ristrutturazione. Proprio per limitare l’aumento dei prezzi l’ipotesi è di adottare un unico prezzario valido in tutta Italia.
Tuttavia attualmente si rischia come conseguenza un vero e proprio blocco per il settore dell’edilizia. Questo perché recentemente una comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ha espressamente notificato che i prezzari DEI non possono essere utilizzati per dimostrare la congruità delle spese.
Per essere più precisi tutte le opere che non rientrano nel Dm Requisiti del 6 agosto 2020, dedicato agli interventi di riqualificazione energetica, (ecobonus ordinario e al 110%, bonus facciata con coibentazione) non permettono l’utilizzo del prezzario DEI.
Ma approfondiamo meglio la questione:
Prezzario DEI e lavori superbonus.
Perché proporre l’introduzione di un prezzario unico con il DL Antifrode? Con l’aumento delle richieste di Superbonus 110 da parte dei cittadini, moltissime imprese edili infatti hanno aumentato esponenzialmente i prezzi.
Quindi se da un lato l’adozione di un unico prezzario frenerebbe questa tendenza da parte delle imprese, dall’altra tale misura rischierebbe di bloccare o ritardare molti interventi edilizi.
Ecco perché professionisti e imprese sono in allarme dopo l’uscita del DL ANTIFRODI. Inoltre, la circolare dell’Agenzia delle entrate, che sembra bloccare l’utilizzo dei prezzari Dei per asseverare la congruità delle spese di ristrutturazione edilizia, antisismica, di restauro e tinteggiatura delle facciate, non tiene conto del parere della Commissione sulle linee guida, che il 16 marzo scorso aveva dato indicazioni differenti.
Nodo dei prezzari DEI.
La questione ha allarmato tutto il settore, come si evince dalle parole di Buia, presidente di ANCE nazionale, che commenta: “Il nodo dei prezzari rischia di bloccare o ritardare gli interventi. Chiedo un chiarimento immediato sulla possibilità di utilizzo dei prezzari Dei”.
#Caroprezzi e #BonusEdilizi: l’allarme #Ance sui prezzari Dei sulla stampa pic.twitter.com/Ajix6U0q6s
— ANCE (@ancenazionale) December 2, 2021
Il problema, come accennavamo all’inizio, riguarda tutte le opere che non ricadono nel Dm Requisiti, dedicato agli interventi di riqualificazione energetica superbonus, ecobonus e soprattutto il bonus facciate. Tale decreto consente infatti al tecnico asseveratore di scegliere tra i prezzari regionali e i prezzi riportati nelle guide sui «Prezzi informativi dell’edilizia» edite dalla casa editrice Dei. Fuori dall’ambito del Dm Requisiti, cominciano però gli inconvenienti.
Lavori fuori dall’ecobonus.
Il DL Antifrodi introduce anche l’obbligo di asseverazione per la congruità delle spese per i lavori di ristrutturazione, sismabonus ordinario e bonus facciate senza coibentazione, che prima non era previsto. Dunque adesso bisogna capire come ottenere l’asseverazione. Lo chiarirà uno specifico Dm del Ministero della transizione ecologica (MITE), che però arriverà solo dopo la conversione in legge. Nel frattempo nel nuovo DL tutti i prezzi vengono indicati in:
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Prezzari regionali;
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Listini ufficiali;
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Listini delle Camere di commercio;
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Prezzi vari di mercato del luogo.
Proprio da questo elenco ripetuto dalle Entrate nella circolare 16/E, non vengono presi in considerazioni i prezzari Dei 2021 e quindi si rischia di rendere “non congrue” (e quindi non detraibili per la parte eccedente) molte spese già asseverate in precedenza.
La situazione diventa paradossale in molti lavori del sismabonus al 110%, per i quali la congruità era già stata richiesta prima del Dl Antifrodi, ma spesso usando i prezzari Dei!
I prezzari Dei rischierebbero di diventare inutilizzabili, e quindi si rischia un blocco dei cantieri in corso a causa di regimi di prezzi diversi per molte opere uguali.
Il commento di Antonio Piciocchi di Deloitte.
Ma come chiarire l’equivoco del fisco? Con una nuova circolare che appunto includa il DEI tra i listini ufficiali. Lo sostiene anche Piciocchi, partner di Deloitte, che afferma:
«Per restituire serenità a imprese, professionisti e committenti, potrebbe intervenire una rapida, esplicita e soprattutto ufficiale conferma, da parte dell’Agenzia delle Entrate sul fatto che il prezzario Dei rientri a pieno titolo tra i “listini ufficiali”, annullando sostanzialmente gli effetti dell’ingiustificata distinzione operata in circolare».
L’importanza del Prezzario DEI.
Nel settore dell’edilizia privata grazie al prezzario tutte le parti coinvolte nella progettazione possono fare riferimento a costi stabiliti in maniera univoca. Ma chi determina il prezzario? E come?
Gli addetti ai lavori (architetti, ingegneri, imprenditori, enti locali, associazioni..) determinano i singoli prezzi tenendo conto di fattori come il trasporto, la manodopera, i materiali utilizzati, il noleggio di determinati mezzi meccanici e di attrezzature specifiche. Si procede alla stesura del catalogo tenendo monitorate le dinamiche di mercato e riuscire a creare un computo metrico completo!
Il prezzario DEI della Tipografia del Genio Civile si contraddistingue perché viene aggiornato più frequentemente degli altri (ogni 6 mesi). Proprio per questo è diventato uno dei riferimenti di mercato per gli asseveratori dei lavori da Superbonus.