Il Governo ha introdotto il Superbonus 110% con l’obiettivo di riqualificare il territorio nazionale, costruire un paese più connesso e sostenibile, creare e migliorare opere e infrastrutture. Per realizzare tutto questo occorrono cantieri, che a loro volta necessitano di innumerevoli materie prime. Il prezzo su scala mondiale di queste ultime ha subito negli ultimi mesi un aumento improvviso e consistente.
Con questo approfondimento intendiamo porre l’attenzione sulle possibili difficoltà economiche che potrebbero colpire i cantieri edili ed in generale la filiera del mondo delle costruzioni, qualora non venissero adottati tempestivamente interventi adeguati ad arginare questi aumenti spropositati.
Indice:
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Le materie coinvolte;
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Aumento dei prezzi: fattori scatenanti;
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L’acciaio schizza al 130%;
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Le difficolta delle imprese;
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Blocco generale dell’edilizia;
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Il mondo delle costruzioni ha bisogno di un supporto.
Le materie coinvolte
Il grande aumento delle materie prime coinvolge elementi come: acciaio, rame, polietilene, ferro, gomma, legno, calcestruzzo, laterizio, colle e vernici.
Aumento dei prezzi: fattori scatenanti
Una delle principali cause risiede nella difficoltà di trasporto delle merci dovuta all’emergenza Covid-19, con ripercussioni per esempio, sul costo di noleggio di un cargo.
L’aumento dei prezzi dell’acciaio, del ferro e dei prodotti siderurgici, come affermato nell’ultimo rapporto OCSE datato dicembre 2020, si deve invece soprattutto alla crescente richiesta di questi materiali da parte del settore edile cinese. Quest’ultima ha portato al rialzo dei prezzi in primis sulla filiera dell’acciaio e poi sul mercato edile mondiale.
L’acciaio schizza al 130%
La difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime sta portando all’aumento dei prezzi di acquisto da parte di fornitori nazionali ed esteri. Non si tratta di aggiustamenti economici ordinari, ma di scostamenti dalla media superiori al 30/40% in un arco di tempo molto breve.
In particolare, si è verificato un aumento anomalo del prezzo dell’acciaio e del ferro di circa il 130% tra novembre 2020 e febbraio 2021. Ma anche altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, come ad esempio i polietileni hanno mostrato nello stesso periodo incrementi superiori al 40%.
Le difficolta delle imprese
In molti casi i fornitori non hanno potuto rispettare gli accordi di consegna stipulati con le imprese di costruzione, a causa dei prezzi eccessivi delle materie prime che esulano dalle normali fluttuazioni del mercato. Sfortunatamente la maggior parte degli analisti finanziari prevede nel breve termine ulteriori rialzi.
Blocco generale dell’edilizia;
Purtroppo la normativa vigente non prevede un adeguato meccanismo di aggiustamento dei prezzi; quindi, nonostante gli sforzi compiuti dai fornitori per adempiere ai propri impegni contrattuali, questi ultimi non risultano economicamente sostenibili e sussiste il rischio di un blocco generale del settore delle costruzioni.
E’ auspicabile un intervento straordinario del governo, che riconosca l’aumento incontrollato dei prezzi e riconduca la compravendita delle merci in una situazione di equilibrio.
Il mondo delle costruzioni ha bisogno di un supporto.
Le forniture di materiali e servizi incidono per circa il 60% del costo totale di un progetto. Proprio per questo conviene scegliere soluzioni che migliorano il modus operandi dell’intera filiera. Affidarsi a piattaforme innovative come EdilGo, software che aiuta i costruttori e i fornitori di materiali e servizi a rendere digitale il proprio processo di acquisto e di vendita, può aiutare a superare la crisi dei materiali.
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