La Legge di Bilancio 2021 ha rafforzato il piano industriale 4.0 per l’acquisto di beni strumentali ad alto contenuto tecnologico e ha anche aumentato le aliquote per l’acquisto di beni strumentali non 4.0. La finalità è quella di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali sia 4.0 che non. L’agevolazione permette alle suddette aziende di ottenere un credito di imposta, utilizzabile in compensazione tramite modello F24.
Essa si applica per tutti gli acquisti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022. Sono ammessi anche gli acquisti effettuati entro il 30 giugno 2023, per i quali sia stato inoltrato ordine e versato almeno il 20% di acconto entro il 31 dicembre 2022.
Ma vediamo quali sono le normative che regolano le agevolazioni, valide anche per le imprese edili!
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Aggiornamenti della circolare 9/E 23 luglio 2021
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Il credito di imposta per i software
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Chi può godere dell’agevolazione fiscale?
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Come ottenere il credito di imposta
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EdilGo e il credito di imposta del 20% sui software 4.0: un incentivo per le imprese edili
Aggiornamenti della circolare 9/E 23 luglio 2021
Riepiloghiamo in questa tabella le indicazioni riguardanti il credito di imposta disponibile per le imprese secondo le nuove indicazioni:
Investimenti | Anno 2021 | Anno 2022 |
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Beni materiali non 4.0 | 10% per investimenti fino a 2 milioni € | 6% per investimenti fino a 2 milioni € comma 1055 |
(15% per investimenti propedeutici al lavoro agile) comma 1054 | ||
Beni Immateriali non 4.0 | 10% per investimenti fino a 1 milione € | 6% per investimenti fino a 1 milione € comma 1055 |
(15% per investimenti propedeutici al lavoro agile) comma 1054 | ||
Beni materiali 4.0 (Allegato A, legge n. 232 del 2016) | – 50% per investimenti fino a 2,5 milioni € | – 40% per investimenti fino a 2,5 milioni € |
– 30% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni € | – 20% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni € | |
– 10% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni € comma 1056 | – 10% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni € comma 1057 | |
Beni immateriali 4.0 (Allegato B, legge n. 232 del 2016) | 20% per investimenti fino a 1 milione € comma 1058 |
Qui sono elencati i dettagli degli allegati A e B e la circolare di riferimento:
Il credito di imposta per i software
La Legge di bilancio 2021 ha introdotto un incentivo all’ effettuazione di investimenti in beni strumentali nuovi, tra i quali compresi anche i software.
Una delle novità sta in quest’ultimo punto: l’agevolazione di un bene immateriale 4.0 non è più vincolata all’acquisto di un bene materiale. Le nuove norme hanno introdotto la possibilità di usufruire del credito d’imposta anche per le aziende che acquistano solo software o servizi.
Ma vediamo nel dettaglio cosa si può detrarre e con quali aliquote:
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AGEVOLAZIONE SOFTWARE “4.0” 2021 e 2022
Credito di imposta del 20% per investimenti fino a 1 milione di euro.
Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione -
AGEVOLAZIONE SOFTWARE “ORDINARI” 2021
Credito di imposta del 15% per gli strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di forme di lavoro agile, anche se non compresi nell’allegato B, fino a 1 milione di euro
Credito di imposta del 10% per beni immateriali (software) “ordinari” fino a 1 milione di euro
Il credito di imposta può essere utilizzato in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ordinari.Per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione in un’unica quota annuale per il 2021. -
AGEVOLAZIONE SOFTWARE “ORDINARI” 2022
Credito d’imposta del 6% per i beni immateriali fino a 1 milione di euro
Il credito di imposta può essere utilizzato in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ordinari
Chi può godere dell’agevolazione fiscale?
Le agevolazioni possono essere ottenute da “tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore
economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa“. (art. 1, comma 1051 della Legge di Bilancio).
Sono escluse le imprese in liquidazione, sottoposte a procedure concorsuali o destinatarie di sanzioni (art. 1, comma 1052).
Limitatamente agli investimenti in beni immateriali generici (es. software gestionale) e/o di supporto al lavoro agile, le agevolazioni sono disponibili anche per artigiani e professionisti (art. 1, comma 1060).
Come ottenere il credito di imposta
Sarà necessaria un perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale per quanto riguarda i beni avanzati o immateriali.
In caso di costo unitario dei beni inferiore ad € 300.000,00 sarà sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
Vi consigliamo comunque di rivolgervi al vostro commercialista per ottenere indicazioni precise per usufruire di queste misure.
EdilGo e il credito di imposta del 20% sui software 4.0: un incentivo per le imprese edili
Le misure del Piano fanno riferimento alla legge n. 232, 11 dicembre 2016 (allegato B art 1 comma 10) e richiamano beni immateriali quali software, sistemi, piattaforme e applicazioni a supporto di processi produttivi e di gestione della produzione e/o della Supply Chain (cloud computing).
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