Caro materiali, Assistal: situazione critica e preoccupante per l’edilizia

Caro materiali, Assistal: situazione critica e preoccupante per l’edilizia

Parole piene di preoccupazione quelle di Angelo Carlini Presidente ASSISTAL sul caro materiali, a seguito della consultazione per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione del MIMS.

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Se da un lato il Governo mostra di voler mitigare gli effetti del caro materiali, dall’altro quello che è già stato fatto in tal senso per il semestre 2021 non è sufficiente.  L’aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime diventa sempre più insostenibile, denuncia ASSISTAL. I rischi? Imprese che muoiono, impossibilità di partecipare alle gare pubbliche e private, rischio blocco cantieri.

Caro materiali: vicina la chiusura dei cantieri edili?

Lo stesso presidente Carlini denuncia a gran voce l’inadeguatezza delle azioni già intraprese dal governo.

Ripetiamo da mesi che le imprese non possono sostenere finanziariamente aumenti del genere e che questo sta comportando l’impossibilità di partecipare alle gare pubbliche e private, ma, la nostra voce pare rimanere inascoltata. Quello che non possiamo accettare però è che ci venga detto che è stato fatto abbastanza: le imprese stanno morendo, si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, nonché buona parte dei progetti del PNRR.

Assistal: serve subito un’azione da parte del Governo

Cerchiamo di capire cosa è già stato fatto, ma non sta funzionando, secondo ASSISTAL:

  • Si pensa di adottare un sistema dei revisione prezzi complicato e che non contempla le giuste voci.

  • I 100 milioni di euro stanziati per il primo semestre 2021 risultano insufficienti.

  • Si sta sottovalutando il problema del caro materiali, senza pensare alle disastrose conseguenze.

Cosa chiede dunque il mondo produttivo a gran voce? Parlando di cifre servirebbero almeno 10/12 miliardi di euro per ammortizzare gli aumenti e rendere la produzione industriale sostenibile.

Nello specifico Assistal per il caro materiali chiede di:

  • introdurre misure ad hoc per i servizi energetici e le ESCo;

  • introdurre misure per calmierare gli aumenti del gas, che risulta quintuplicato;

  • rivedere le misure parziali e insufficienti già intraprese relative al caro materiali.

Per usare le parole di Carlini quello che serve è “un atto di coraggio” da parte del Governo, che si concretizzi in

“soluzioni strutturali in linea con una nuova politica industriale per il settore.”

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